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Risonanza Magnetica alla Mammella

Che cos'è la Risonanza magnetica alla mammella?

La risonanza magnetica nucleare è una tecnica diagnostica basata sull'applicazione di un campo magnetico di elevata intensità al distretto corporeo da esaminare. Rispetto ad altre metodiche di visualizzazione presenta diversi vantaggi: invasività quasi nulla, impiego di radiazioni non ionizzanti e consente di ottenere immagini multiparametriche.

A cosa serve la Risonanza magnetica alla mammella?

La risonanza magnetica alla mammella viene utilizzata nelle donne a elevato rischio di tumore mammario, nelle donne con diagnosi di tumore in atto per identificare la multifocalità di malattia e in quelle già operate per pianificare il tipo di intervento chirurgico. In alcuni casi è utile l’utilizzo della risonanza magnetica per lo studio delle protesi mammarie. La risonanza magnetica prevede sempre lo studio contemporaneo di entrambe le mammelle.

Sono previste norme di preparazione?

Per poter accedere all’esame RM quando previsto il mezzo di contrasto è necessario essere a digiuno da circa 5 ore. Possono essere predisposti trattamenti preventivi per evitare reazioni in alcuni soggetti fortemente allergici che devono sottoporsi all'esame con mezzo di contrasto o in altri casi specifici.

Chi può effettuare l'esame?

Non possono sottoporsi a questo tipo di esame il portatore di pacemaker o di dispositivi ad attivazione magnetica come elettrodi e neurostimolatori, e i portatori di protesi ferromagnetiche o di non accertabile compatibilità con i campi magnetici. Nel caso esistano dubbi sulla presenza nel corpo di parti metalliche (punti di sutura, clip, protesi) il paziente dovrà informarne il personale medico e paramedico, che potrà disporre l'esecuzione preliminare di esami radiografici che consentano di verificarne l'effettiva controindicazione all’esecuzione dell’esame. È sconsigliato eseguire esami di Risonanza Magnetica nel primo quadrimestre di gravidanza salvo in particolari condizioni cliniche. Non possono sottoporsi a questo tipo di esame i pazienti con accertata allergia al mezzo di contrasto usato.

La Risonanza magnetica alla mammella è doloroso o pericoloso?

L’esame non risulta né doloroso, né pericoloso. L’unico fastidio può essere causato dal rumore del macchinario in funzione. Per gli esami che prevedono la somministrazione di mezzo di contrasto nella fase di preparazione del paziente sarà necessario reperire un accesso venoso sul braccio che in rari casi può risultare fastidioso. Solo in caso di esami che richiedono l'iniezione del mezzo di contrasto ci può essere il rischio di una reazione allergica

Come funziona la Risonanza magnetica alla mammella?

L’apparecchiatura si presenta come un lungo tubo, di circa due metri, nel quale la paziente viene fatta distendere a pancia in giù, con il seno appoggiato in due grosse coppe e con le mani sotto la testa o lungo i fianchi. Per valutare la mammella è d’obbligo l’utilizzo del mezzo di contrasto tramite iniezione in vena: senza l’utilizzo del liquido di contrasto non è infatti possibile distinguere le aree della mammella malata da quelle sane e i tumori maligni da quelli benigni. Per la buona riuscita dell’esame è fondamentale che la paziente rimanga immobile: è necessario infatti acquisire diverse immagini che dovranno essere poi sovrapposte tra loro per l’elaborazione al computer dell'immagine finale.